XENOFOBIA E CHIESA

La xenofobia fu il cardine della conquista del nuovo mondo.Anche se le nuove terre videro approdare diverse potenze,la più spietata fu sicuramente quella spagnola.Prima di tutto bisogna rammentare che gli Spagnoli non puntarono a creare qualcosa , ma solamente a deturpare i paesaggi e a vessare le popolazioni.Gli indigeni avevano un’idea della guerra molto dissimile rispetto a quella dei paesi civilizzati.Infatti essi consideravano il conflitto come una lotta corpo a corpo tra uomini valorosi.Il loro capo lottava in prima fila per difendere il suo popolo.Quando un soldato sconfiggeva il suo avversario non lo uccideva , in quanto egli aveva chiaramente mostrato la sua superiorità.Il grande Las Casas racconta che gli indios,vedendo che gli invasori uccidevano solo per scovare l’oro,facevano trovare in prossimità dei villaggi delle ceste colme del metallo prezioso tanto agognato .Tale pratica naturalmente non servì a nulla.Inoltre gli autoctoni ,in base alle loro credenze ascetiche,consideravano gli scomodi ospiti degli dei pronti a conceder loro la grazia.Neanche si potevano chiamare eserciti quelli che nel 500 giunsero nelle americhe.Infatti a fianco di Cortes e Pizarro vi era un numero di uomini abbastanza esiguo e male assortiti.Di contro gli uomini aztechi guidati da Montezuma erano molto preparati nell’arte della guerra.Dobbiamo ricordare che quasi tutte le popolazioni animiste veneravano l’arte della guerra fin da piccoli.I bambini imparavano delle tecniche belliche fin da piccoli ed in età scolare già divenivano capi delle varie tribù.Infatti bisogna analizzare molto attentamente come vennero conquistati quei territori.Non fu assolutamente facile come si potrebbe erroneamente pensare , perché Cortes fu costretto alla fuga dalla capitale azteca a causa di una rovinosa sconfitta militare.Solo in seguito egli,sfruttando il malcontento delle popolazioni fratricide,riuscì a conquistare la capitale dopo averla assediata per diverso tempo.Anche Pizarro dovette usare l’astuzia.Sfruttò infatti la tensione che si era creata tra il re inca ed il fratello pretendente al trono.Solo con un’imboscata riuscì a prendere il potere ed ottenere tutto l’oro che voleva.Se andiamo ad analizzare il regno del grande Carlo v possiamo rintracciare anche in tale periodo delle forme molto forti di intolleranza odiernamente poco menzionate.Egli è studiato prevalentemente per le guerre in Italia contro francesi e turchi e per il conflitto con il nascente protestantesimo.Vorrei ricordare invece la dura repressione dei comuneros spagnoli e le numerose uccisioni di donne,uomini e bambini.Egli nei paesi bassi condannò come eretici tutti gli anabattisti e tutti i calvinisti che riuscì a rintracciare.Infatti l’olanda ospitava,accanto ad una cospicua parte cattolica,anche una parte della popolazione di fede protestante.Vi ricordo che gli uomini venivano decapitati o impiccati e le donne venivano addirittura seppellite vive.Tutto questo soltanto perché erano di una religione diversa da quella accettata.Non fece meglio il suo erede Filippo 2 che cacciò dalla Spagna i moriscos , causò la rivolta dei gueux in Olanda e divenne il braccio armato della controriforma.
Mi duole constatare che la religione è sempre stata una delle principali responsabili dei conflitti.Pensate che l’impero ottomano lottava contro i Persiani soltanto perché vigeva l’odio tra sunniti e sciiti(ricordo che tra i due la differenza fondamentale è la successione dei califfi a maometto).Un discorso a parte meriterebbero tutti i conflitti tra le varie leghe sante sostenute dal papa ,dalla Spagna e da Venezia contro i Turchi.Portiamo altri esempi.
Vi rendete conto che i missionari gesuiti andavano in America ed in Africa per civilizzare i pagani???Per giunta le conversioni al cristianesimo riuscivano soltanto se erano accompagnate dall’uso della forza e dal controllo diretto delle potenze cattoliche.Infatti i risultati migliori furono ottenuti dove furono create delle orribili riserve che riunivano con la forza le popolazioni dei villaggi,sottraendo spesso i figli ai genitori per “istruirli”.Un’altra pratica che condanno severamente è la seguente:”i gesuiti cercavano di far credere alle popolazioni da convertire dell’esistenza del loro Dio nei loro culti pagani”.Questo è veramente troppo.Ma come si fa a paragonare Cristo con Mugasha,Rulema o Rugira del Congo?
Ma purtroppo in Cina ,dove i Salesiani usarono tutti i metodi più giusti e buoni,non si ottenne alcun risultato valido.Spesso i missionari erano scelti tra quelli che volevano fuggire da qualcosa o tra le persone ritenute scomode in patria.Adesso vorrei rivolgere l’attenzione sul potere della chiesa.Essa durante il Medioevo era l’organismo di maggior potere effettivo assieme al feudatario.Viene giustamente ricordata per le sconce simonie ed indulgenze che ne caratterizzarono l’operato per secoli.Ma io vorrei porre l’accento sul fattore cultura.Infatti prima dell’avvento dell’umanesimo la cultura era un monopolio incontrastato della chiesa;apparteneva ad essa.Nel rinascimento la sapienza si svilupperà nelle università e nelle piazze , spezzando la tradizione che la voleva soltanto all’interno di monasteri e diocesi.Le sacre scritture no potevano essere interpretate liberamente, ma soltanto spiegate dai sacerdoti.Inoltre c’erano soltanto pochi testi sui quali poter fare uno studio continuo e metodico.La riforma luterana ed erasmiana spezzeranno questo ignobile filone.La paura della morte e la scaramanzia furono solo alcune conseguenze che portò il sistema dei postulati creato dalla Chiesa.Uno degli elementi che indebolì il papato fu la nascita di chiese nazionali che spostarono l’attenzione dei credenti su altri temi ed altre visioni.La nascita della chiesa anglicana grazie ad Enrico vIII creò una frattura irreparabile rispetto al passato.Infatti il re d’Inghilterra diventò anche il capo supremo del papato.La Francia rimase profondamente cattolica per lungo tempo,la Spagna fu il braccio della controriforma,la Polonia(anche se pervasa di protestanti)mantenne il cattolicesimo come religione di stato con i vari Sigismondo,in Italia erano aperte (pur limitatamente)alle nuove tendenze religiose solo Venezia e Napoli,l’Olanda e la Germania divennero in parte culle del protestantesimo.Bisogna tuttavia segnalare come lo sviluppo economico sia stato profondamente legato alla religione.Infatti in Olanda ed in Inghilterra,nelle quali vi era la tolleranza religiosa,lo sviluppo economico fu sorprendente.La Spagna fece dell’espulsione di milioni di ebrei(i più ricchi),musulmani e calvinisti il suo credo principale.In Francia invece si susseguirono numerose lotte tra ugonotti e cattolici che portarono al caos totale nella burocrazia.Questo dimostra che i paesi che adottarono la tolleranza risparmiarono guerre civili inutili.Gli screzi religiosi hanno causato quasi tutte le guerre.Penso alla guerra dei trent’anni causata dall’intolleranza religiosa dell’arciduca Ferdinando in Boemia e dell’imperatore Mattia,ricordo le infinite lotte trai contadini tedeschi ed i signorotti del posto,considero le lotte tra i principi tedeschi della lega di Smalcalda contro l’imperatore Carlo v,medito sulle fronde parlamentari inglesi e francesi.Luigi 14 oggi viene ricordato solo perché era chiamato re sole ed abitava nella sfarzosa reggia di Versailles.Ma vogliamo dimenticare le uccisioni casa per casa e le conversioni forzate al cattolicesimo che mise in atto?Vorrei ricordare che il re sole cacciò dalla Francia un ottavo della popolazione solo perché non erano cattolici.Anche il ruolo dell’inquisizione contribuì a creare una frattura ancor più profonda tra le religioni.Essa costituì un mezzo molto crudele al servizio inizialmente della chiesa ed in seguito anche delle singole nazioni.Infatti la Spagna ne fece un mezzo di sterminio senza precedenti.Inoltre bisogna considerare che non esisteva solo l’inquisizione ma anche altre forme di prepotenza giustificata.C’era la congregazione dell’indice,forme similari all’ostracismo di Clistene,conversioni forzate e quant’altro.Se le varie diete di Spira,di Augusta non sortirono risultati sperati nell’opera di assestamento religioso,il concilio di trento non fece di meglio.Il fatto che il concilio si snoda per oltre venti anni con diverse pause e cambiamenti di città,è una dimostrazione lampante delle diverse anime che ne decisero i punti.Vi era,come al solito,una parte moderata che desiderava rivedere i principi morali della chiesa e la parte che voleva solo continuare la crociata contro gli eretici.Alla fine furono confermate tutte le pratiche del cattolicesimo e respinto tutto ciò che apportava il protestantesimo.
Dal mio punto di vista tale simposio non portò a nulla di concreto,tranne il flebile impegno a limitare il cumulo dei benefici delle diocesi;una sorta di liberalizzazione bersaniana (anche se loro non ritrattarono le decisioni dopo qualche sciopero).Ma ovunque andiamo a posare lo sguardo storico troviamo lotte religiose:in Inghilterra Maria Stuart e Tudor perseguitavano i protestanti,Elisabetta ed Enrico vììì i cattolici,nell’antica Roma bisognerà arrivare nel 313 con Costantino per veder accettato il cristianesimo e con Teodosio per vederlo religione di stato…Purtroppo è così…I sovrani più grandi furono coloro che lasciarono la libertà ai popoli conquistati.A tal proposito cito Ciro il Grande di Persia,sovrano illustre ma troppo poco menzionato al giorno d’oggi.

Gandhi diceva che la libertà diventa scellerata quando ha le mani imbrattate del sangue degli innocenti;ed aggiungeva che fino a quando si conserverà la spada non sarà stata raggiunta la perfetta assenza di paura.

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