L'IRTO E AFFASCINANTE BOSCO CHIAMATO ESISTENZA

Se consideriamo il mondo come un grande bosco possiamo notare che è popolato da poche conifere e molti arbusti.
Le conifere rappresentano i saggi e gli intelligenti , gli arbusti tutti i superficiali e gli stolti.
Di conifere ce ne sono molto poche,di arbusti troppi.
In questa nostra selva sono presenti i solidi cristallini formati da un reticolo interno che ne da la forma.
Questi cristalli rappresentano le persone che sono in grado di riflettere ed hanno un carattere ed una personalità che li differenziano dalla massa.
Infine esistono anche i solidi amorfi che mancano di una loro forma in quanto privi di reticolo cristallino.
Le persone ivi rappresentate sono da ritenere le peggiori di tutte , in quanto sono schiavi delle loro paure , ossessionati dalla possibilità di riflettere e dire la loro , poveri di passioni vere.
Tale ritratto societario può apparire molto spartano ma tengo a precisare che contiene un fondo di verità.
Per codesta causa io esacerbo il ritratto relativista – dinamico e condanno quello assolutista – ineffabile .
Seneca contestò ardentemente i solidi amorfi che integravano la società del primo secolo d.C. nella famosa frase : “la vita non è breve ma mal vissuta”.
Il significato di tale proposizione possiamo rintracciarlo nell’esistenza di molti uomini che mentre compiono un’azione gia pensano a quella successiva.
Questo processo conduce inevitabilmente all’alienazione del pathos evenemenziale ed alla sua impossibilità futura di concretizzarsi .
Il solido amorfo sottovaluta l’imprevedibilità degli eventi e la presenza del mistero , accontentandosi di una vita priva di reali passioni.
Esso spegne il motore che lo spinge ad andare avanti : la possibilità di sognare.
Di contro il solido cristallino crea il proprio reticolo grazie alla sua capacità di riflettere.
Egli sogna di volare come pochi sanno fare.
Tuttavia preferisce morire prematuramente tra quelli che tentano di farlo ,piuttosto che vivere a lungo tra coloro che scavano o si accontentano di strisciare.
La condizione umana non migliora ne peggiora attraverso la riflessione; di certo cambia.
Lo stolto può arrivare illeso ai suoi venti anni , ma sarà logoro quando non riuscirà più ad afferrare la mano che gli porge l’adolescenza e tenterà invano di agguantare il proteso palmo che gli offrirà la maturità.
Bisogna tuttavia precisare che in questo saggio sto descrivendo solo due delle innumerevoli categorie che popolano il nostro pianeta.
Esistono anche diverse forme di cristallizzazione ostentata.
Ad esempio la stessa parola cultura naviga sul mare del relativismo.
Questo accade perché negli ultimi decenni questo termine è diventato sinonimo di erudizione , travisando e sminuendo completamente il suo significato reale.
Cultura è infatti identità,passaggio dalla condizione barbara allo stato di acculturazione,tradizione,patrimonio collettivo,l’insieme dei valori e delle idee…
Anche lo sfoggio della propria intelligenza è una forma di cristallizzazione ostentata.
Infatti una persona in realtà non palesa l’intelletto ma il proprio bagaglio culturale , che è ben diverso.
In tal modo dimostra soltanto un’insicurezza lampante che cerca di mascherare attraverso una vergognosa esibizione del proprio non essere.
Anche l’insoddisfazione mina la costituzione del reticolo cristallino.
L’uomo brama sempre ciò che non possiede o ciò di cui un altro fruisce regolarmente.
Egli guarda con occhi invidiosi coloro che possiedono(materialmente)più di lui senza mai riflettere su quanti esemplari lo invidino.
Alla prima difficoltà pensa di essere l’uomo più sfortunato della terra , alla prima rivincita o gioia pensa di essere Dio.
Inoltre indossa maschere e muta personalità per non essere escluso dalla massa,cercando perpetuamente di conseguire il divertimento e di allontanare la riflessione.
Ma la mediocrità dell’uomo non si esaurisce in questo breve elenco.
Esso vive sempre più per ricevere e non per dare,fa finta di ridere e si vergogna di piangere,le donne ed i complimento lo accendono mentre l’amore e le critiche lo spaventano.
In sostanza l’uomo si comporta in tal modo perché è un prodotto dell’occidentalizzazione che lo ha fatto sprofondare in una condizione di non reversibilità .
Esso si presenta come vittima e carnefice del suo egocentrismo che affonda le radici nell’umanesimo , nel rinascimento , nel totalitarismo , nell’assolutismo , nel colonialismo e nel razzismo.
Per tutti questi motivi riesco a discernere solo poche conifere e cristalli nell’irto ma affascinante bosco chiamato esistenza.

POLITICA E TIRANNIA

La politica è figlia dell'oratoria , della filosofia , della retorica e dei litigi nell'agorà.Un fenomeno che nasce nella Grecia classica , patria e detentrice dell'epos e della cultura.Le dispute teologiche e le universali divisioni sociali costutuiscono il sale del linguaggio politico.La parabasi teatrale prevedeva il monologo del corifeo(capo del coro)che si rivolgeva direttamente agli spettatori per esporre le sue critiche alla politica dei reggenti.La tirannia simboleggia invece uno dei molteplici rami che formano l'albero della politica.In effetti la tirannide si è sviluppata in varie forme e con diversi risultati.Pisistrato fu un tiranno che fece del mecenatismo la base della sua politica;espanse inoltre i confini del regno conquistando punti nevralgici del commercio come L'Ellesponto.Non dobbiamo dimenticare che il tiranno ha sempre raggiunto il potere e la gloria grazie all'appoggio del popolo.Lo stesso Napoleone divenne console a vita ed in seguito imperatore dopo un plebiscito popolare.Naturalmente non voglio dipingere un affresco positivo della tirannide ma solo constatare che ne sono esistite diverse forme.La tirannide di Ivan il terribile in russia costò la vita a milioni di ragazzi trucidati nelle steppe asiatiche ed in Siberia.Ma anche analizzando questo despota bisogna sottolineare come molti suoi sudditi lo considerarono un mito perchè espanse i confini della Russia verso ovest,sottomise i boiari ed i cosacchi.Al giorno d'oggi la parola tirannia risulta anacronistica.Eppure ancora assistiamo alla sottomissione delle donne nei paesi islamici,allo sfruttamento dei lavoratori in Cina,ad uccisioni perpetue in Sudan da parte delle scorribande musulmane.Questi fenomeni come li chiamiamo?Purtroppo l'attenzione delle persone non viene catturata da queste vicende appena accennate sui principali quotidiani.Esistono invece ,a mio modesto parere,molte correlazioni tra la politica di oggi e quella di un tempo.Nel nostro paese assistiamo ogni giorno ad un populismo berlusconiano facilmente assimilabile al sofismo di Gorgia,Ippia e Trasimaco.Berlusconi ha sempre cercato di raggiungere la parte indecisa dell'elettorato attraverso slogan semplici ma incisivi del tipo: "meno tasse per tutti" , "un domani migliore".Inoltre riesce a tener legati a se,meglio di chiunque altro politico, partiti clamorosamente diversi ed apparentemente inavvicinabili.Ma se proiettiamo la nostra attenzione al primo secolo prima di Cristo possiamo notare come un certo Cicerone faceva la stessa cosa, cercando di tener uniti cavalieri e senatori.Come Berlusconi si allea per combattere i "comunisti",Cicerone si alleava per combattere i populares.Hanno in comune la vanità e l'incoerenza.Tuttavia c'è una grande differenza tra i due : mentre Cicerone appoggiò prima il triunvirato e dopo Ottaviano per mantenere una repubblica democratica,il cavaliere vede nella costituzione democratica un limite al proprio potere.Troviamo in Umberto Bossi il nazionalismo di Solone e la prepotenza di Policrate di Samo.Con Policrate ha molte cose in comune: la capacità di mobilitazione del demos,la mania di protagonismo,la contraddizione in termini.Possiamo anche notare nell'estrema destra delle idee equiparabili con quelle dei trenta tiranni o dei re spartani.In effetti la forte centralizzazione dello stato e la lotta a qualsiasi forma di opposizione al regime propugnata dai fascismi , costituì la base della società spartana di Licurgo.Infatti gli spartiati avevano il culto per il pater familias ed una forte spinta interventista e militarista.Inoltre nella costituzione licurghea era presente una divisione molto aspra della società in seguito sostituita dalla costituzione di Solone.Anche la grande democrazia di Solone portò una nuova divisione sociale basata sul "reddito":pentacosiomedimni,cavalieri,zeugiti(che possedevano una coppia di buoi)e teti.Questa stessa divisione democratica è riscontrabile oggi con il pagamento dell'irpef in base al reddito.
Naturalmente non possiamo paragonare nessun esponente politico di oggi con uomini del calibro di Gengiz Kahn che portò lungo il 1200 distruzioni,sottomissioni,razzie e saccheggi nella Cina pre-Ming.
Possiamo però notare come i grandi pionieri della libertà,quali Gandhi,Mandela,Malcom x,Martin Luther King,abbiano ispirato alcuni degli attuali esponenti della classe dirigente.Ad esempio Pannella riprende la lotta non violenta,il tema della rinuncia,la valenza dello spirito,la lotta verticalistica verso il potere di Gandhi.Gli stessi valori propugnati ed illustrati dal comunismo e dal socialismo sono figli dei puritani,dei quaccheri e dei diggers.Ad esempio i diggers lottavano per l'abolizione della proprietà privata e per l'uguaglianza sociale,mentre i quaccheri volevano la parità dei sessi.Gli stessi puritani criticavano fortemente la gerarchizzazione della chiesa,la sua intromissione negli affari di stato,la derivazione del potere dei sovrani da Dio.Anche la rivoluzione francese portò alla nascita del laicismo in Francia,alla creazione del calendario rivoluzionario,all'istituzione delle feste politiche.Rifondazione Comunista potremmo facilmente accostarla al partito dei montagnardi o dei sanculotti della Francia rivoluzionaria.
L'intero movimento protestante non rappresentò solo una rivoluzione religiosa ma anche sociale ; tanto che provocò numerose rivolte dei contadini e della piccola nobiltà contro il potere dei grandi feudatari che in pratica mantennero il potere fino al 1700.Ultimamente è morto Augusto Pinochet.Nel 1973 prese il potere attraverso il golpe a scapito di Allende,ingannato e costretto al suicidio.Pinochet ha rappresentato il prototipo del tiranno non-ideologico che eliminò tutti gli avversari politici ed oppresse tutta la classe operaia.Nonostante ciò fu amato allora ed è pianto ancora oggi.Le tematiche da me trattate vogliono essere una dimostrazione di come sia complesso ed arduo dare un significato preciso alle parole:democrazia e tirannia.In effetti la tirannia ha rappresentato il passaggio cruciale tra l'aristocrazia e la democrazia.Spero di aver anche dimostrato la relatività del concetto di tiranno.Quindi la storia della democrazia e della tirannia ci appare sempre più come un'anaciclosi velata ma molto affascinante.

SANGUINARI DITTATORI O ANCHE GRANDI UOMINI?

I ritratti dei sovrani di un tempo sono molto affascinanti ma non del tutto veritieri.Il seme dell’errare non si nasconde nel ritratto in se , ma piuttosto nei tratti caratteristici che vengono messi in risalto dalle monografie.Ad esempio Cesare è oggi ricordato come il buono e Pompeo come il cattivo.Cesare è il valoroso combattente che conquistò la Gallia,arrivò in Britannia,sconfisse a Farsalo nel 48 a.c. Pompeo e varcò il Rubicone nel 49 a.c. Tuttavia non bisogna dimenticare che Cesare in un certo senso rappresenta più di Ottaviano la fine della repubblica.Infatti egli sfidò il potere e la legittimità del senato rifiutando il suo ordine di desistere dal varcare il famoso fume(un po’ l’emblema del potere assoluto) .Sconfisse più volte il grande rivale Pompeo divenendo il dittatore di Roma.Accentrò nelle sue mani un potere mai detenuto prima da alcun sovrano.Inoltre sedeva solo su un trono d’oro e fece erigere le sue statue accanto ai grandi del passato.
Con lui a Roma si cominciò a sentire la brezza del cambiamento .Il vento della repubblica si faceva sempre più lieve.
Il dittatore Silla è celeberrimo per il suo regime del terrore che instaurò a Roma nel corso del 1 sec a.c.In effetti le sue liste di proscrizione furono uno degli strumenti repressivi più spietati mai esistiti.Attraverso questa pratica uccise tutti i suoi oppositori politici in una lotta quartiere per quartiere che ricorda quelle che si verificarono dopo il colpo del 9 termidoro durante la rivoluzione francese.Ma anche Silla fece delle azioni molto positive.Fu lui a farsi consegnare Giugurta(non Mario come viene erroneamente riportato)e fu un grande condottiero durante la campagna germanica.
L’arrivo del successo lo portò alla deificazione del male…
Anche la figura di Clistene viene ad esempio fin troppo oscurata dalla fama del grande Pericle.Ma nel periodo successivo alla tirannide di Pisistrato non dobbiamo dimenticare che il sovrano che riuscì ad invertire la tendenza ed instaurare un governo democratico fu proprio Clistene.La sua politica si basò sulla tolleranza e fece una riforma strutturale e fondamentale del territorio che prevedeva la divisione in dieci tribù.Tengo molto a sottolineare questo provvedimento in quanto questo sovrano riuscì a smontare l’apparato monopolistico dei signori locali.Da annoverare inoltre il conferimento di maggiori poteri all’ekklesia,l’assemblea del demos.Due o tre pagine su un qualsiasi manuale di storia mi sembrano un po’ poche(dato che una è dedicata solo all’introduzione dell’ostracismo).
Vorrei di seguito encomiare personalmente il sovrano da me più ammirato : Ciro il Grande .
Questi dovrebbe essere studiato come il sovrano ideale e l’imperatore signore.
Liberò eroicamente il suo popolo dal dominio dei Medi e fondò la famosa dinastia degli Achemenidi.A differenza degli altri monarchi dell’antichità , egli puntò ad una politica rispettosa verso i popoli oppressi.Permise alle genti conquistate di mantenere le loro usanze ed i loro costumi.La sua politica libertaria è quasi un ossimoro rispetto all’enorme potere che deteneva.
Riuscì con classe ad unificare tutte le tribù iraniche e mise fine all’orrenda diaspora del popolo ebraico,gia allora disperso a causa della politica aggressiva di Assiri e Babilonesi. Praticò come altri sovrani(Pisistrato,Pericle,Luigi 14)il mecenatismo nella bellissima capitale Persepoli.
Vorrei infine rievocare l’immagine del sovrano inglese Oliver Cromwell.Egli come tutti sanno unì la corona d’Inghilterra,di Scozia e di Irlanda e viene ricordato soprattutto per essere stato un dittatore .Ormai è celeberrima la storia della riesumazione della sua salma con conseguente impiccagione e squartamento postumo.Basandoci su tale evento dovremmo pensare che Cromwell sia stato il più grande e malvagio tiranno della storia;ma la storia non ci dice questo.In effetti possiamo paragonare la sua carriera politica a quella di Silla , dal momento che egli ricoprì sia il ruolo di dittatore che quello di paladino della giustizia.Cromwell è l’esempio perfetto dell’ossimoro vivente.Questi massacrò in Irlanda 3500 persone durante un assedio,confiscò e distrusse migliaia di istituzioni e chiese cattoliche,schiavizzò l’intera isola di Barbados,attuò molte deportazioni di famiglie scozzesi innocenti…Questa è la prima faccia di Cromwell.Andiamo ora ad analizzare l’altra.Cromwell creò (nell’Europa totalitaria ed assolutistica del 600)la repubblica abolendo la monarchia di Carlo,pose fine alla diaspora del popolo ebreo,tolse gli odiosi privilegi dei nobili(varie immunità delle quali godevano),fece un ottimo piano agricolo per l’Inghilterra,soppresse i diritti feudali che ancora si facevano sentire in campagna,proseguì la politica “capitalistica” iniziata dal grande Enrico ottavo,fece della sua patria una potenza commerciale battendo più volte l’Olanda ed aprendosi un bel mercato in Africa ed Asia.
Il mio intento è quello di dimostrarvi quanto sia difficile tracciare un ritratto di un personaggio storico.Spero di aver dimostrato come si possa far passare per un grande sovrano un dittatore spietato o come si possa oscurare l’immagine nitida e positiva di alcuni sovrani fondamentali per la nostra storia.

XENOFOBIA E CHIESA

La xenofobia fu il cardine della conquista del nuovo mondo.Anche se le nuove terre videro approdare diverse potenze,la più spietata fu sicuramente quella spagnola.Prima di tutto bisogna rammentare che gli Spagnoli non puntarono a creare qualcosa , ma solamente a deturpare i paesaggi e a vessare le popolazioni.Gli indigeni avevano un’idea della guerra molto dissimile rispetto a quella dei paesi civilizzati.Infatti essi consideravano il conflitto come una lotta corpo a corpo tra uomini valorosi.Il loro capo lottava in prima fila per difendere il suo popolo.Quando un soldato sconfiggeva il suo avversario non lo uccideva , in quanto egli aveva chiaramente mostrato la sua superiorità.Il grande Las Casas racconta che gli indios,vedendo che gli invasori uccidevano solo per scovare l’oro,facevano trovare in prossimità dei villaggi delle ceste colme del metallo prezioso tanto agognato .Tale pratica naturalmente non servì a nulla.Inoltre gli autoctoni ,in base alle loro credenze ascetiche,consideravano gli scomodi ospiti degli dei pronti a conceder loro la grazia.Neanche si potevano chiamare eserciti quelli che nel 500 giunsero nelle americhe.Infatti a fianco di Cortes e Pizarro vi era un numero di uomini abbastanza esiguo e male assortiti.Di contro gli uomini aztechi guidati da Montezuma erano molto preparati nell’arte della guerra.Dobbiamo ricordare che quasi tutte le popolazioni animiste veneravano l’arte della guerra fin da piccoli.I bambini imparavano delle tecniche belliche fin da piccoli ed in età scolare già divenivano capi delle varie tribù.Infatti bisogna analizzare molto attentamente come vennero conquistati quei territori.Non fu assolutamente facile come si potrebbe erroneamente pensare , perché Cortes fu costretto alla fuga dalla capitale azteca a causa di una rovinosa sconfitta militare.Solo in seguito egli,sfruttando il malcontento delle popolazioni fratricide,riuscì a conquistare la capitale dopo averla assediata per diverso tempo.Anche Pizarro dovette usare l’astuzia.Sfruttò infatti la tensione che si era creata tra il re inca ed il fratello pretendente al trono.Solo con un’imboscata riuscì a prendere il potere ed ottenere tutto l’oro che voleva.Se andiamo ad analizzare il regno del grande Carlo v possiamo rintracciare anche in tale periodo delle forme molto forti di intolleranza odiernamente poco menzionate.Egli è studiato prevalentemente per le guerre in Italia contro francesi e turchi e per il conflitto con il nascente protestantesimo.Vorrei ricordare invece la dura repressione dei comuneros spagnoli e le numerose uccisioni di donne,uomini e bambini.Egli nei paesi bassi condannò come eretici tutti gli anabattisti e tutti i calvinisti che riuscì a rintracciare.Infatti l’olanda ospitava,accanto ad una cospicua parte cattolica,anche una parte della popolazione di fede protestante.Vi ricordo che gli uomini venivano decapitati o impiccati e le donne venivano addirittura seppellite vive.Tutto questo soltanto perché erano di una religione diversa da quella accettata.Non fece meglio il suo erede Filippo 2 che cacciò dalla Spagna i moriscos , causò la rivolta dei gueux in Olanda e divenne il braccio armato della controriforma.
Mi duole constatare che la religione è sempre stata una delle principali responsabili dei conflitti.Pensate che l’impero ottomano lottava contro i Persiani soltanto perché vigeva l’odio tra sunniti e sciiti(ricordo che tra i due la differenza fondamentale è la successione dei califfi a maometto).Un discorso a parte meriterebbero tutti i conflitti tra le varie leghe sante sostenute dal papa ,dalla Spagna e da Venezia contro i Turchi.Portiamo altri esempi.
Vi rendete conto che i missionari gesuiti andavano in America ed in Africa per civilizzare i pagani???Per giunta le conversioni al cristianesimo riuscivano soltanto se erano accompagnate dall’uso della forza e dal controllo diretto delle potenze cattoliche.Infatti i risultati migliori furono ottenuti dove furono create delle orribili riserve che riunivano con la forza le popolazioni dei villaggi,sottraendo spesso i figli ai genitori per “istruirli”.Un’altra pratica che condanno severamente è la seguente:”i gesuiti cercavano di far credere alle popolazioni da convertire dell’esistenza del loro Dio nei loro culti pagani”.Questo è veramente troppo.Ma come si fa a paragonare Cristo con Mugasha,Rulema o Rugira del Congo?
Ma purtroppo in Cina ,dove i Salesiani usarono tutti i metodi più giusti e buoni,non si ottenne alcun risultato valido.Spesso i missionari erano scelti tra quelli che volevano fuggire da qualcosa o tra le persone ritenute scomode in patria.Adesso vorrei rivolgere l’attenzione sul potere della chiesa.Essa durante il Medioevo era l’organismo di maggior potere effettivo assieme al feudatario.Viene giustamente ricordata per le sconce simonie ed indulgenze che ne caratterizzarono l’operato per secoli.Ma io vorrei porre l’accento sul fattore cultura.Infatti prima dell’avvento dell’umanesimo la cultura era un monopolio incontrastato della chiesa;apparteneva ad essa.Nel rinascimento la sapienza si svilupperà nelle università e nelle piazze , spezzando la tradizione che la voleva soltanto all’interno di monasteri e diocesi.Le sacre scritture no potevano essere interpretate liberamente, ma soltanto spiegate dai sacerdoti.Inoltre c’erano soltanto pochi testi sui quali poter fare uno studio continuo e metodico.La riforma luterana ed erasmiana spezzeranno questo ignobile filone.La paura della morte e la scaramanzia furono solo alcune conseguenze che portò il sistema dei postulati creato dalla Chiesa.Uno degli elementi che indebolì il papato fu la nascita di chiese nazionali che spostarono l’attenzione dei credenti su altri temi ed altre visioni.La nascita della chiesa anglicana grazie ad Enrico vIII creò una frattura irreparabile rispetto al passato.Infatti il re d’Inghilterra diventò anche il capo supremo del papato.La Francia rimase profondamente cattolica per lungo tempo,la Spagna fu il braccio della controriforma,la Polonia(anche se pervasa di protestanti)mantenne il cattolicesimo come religione di stato con i vari Sigismondo,in Italia erano aperte (pur limitatamente)alle nuove tendenze religiose solo Venezia e Napoli,l’Olanda e la Germania divennero in parte culle del protestantesimo.Bisogna tuttavia segnalare come lo sviluppo economico sia stato profondamente legato alla religione.Infatti in Olanda ed in Inghilterra,nelle quali vi era la tolleranza religiosa,lo sviluppo economico fu sorprendente.La Spagna fece dell’espulsione di milioni di ebrei(i più ricchi),musulmani e calvinisti il suo credo principale.In Francia invece si susseguirono numerose lotte tra ugonotti e cattolici che portarono al caos totale nella burocrazia.Questo dimostra che i paesi che adottarono la tolleranza risparmiarono guerre civili inutili.Gli screzi religiosi hanno causato quasi tutte le guerre.Penso alla guerra dei trent’anni causata dall’intolleranza religiosa dell’arciduca Ferdinando in Boemia e dell’imperatore Mattia,ricordo le infinite lotte trai contadini tedeschi ed i signorotti del posto,considero le lotte tra i principi tedeschi della lega di Smalcalda contro l’imperatore Carlo v,medito sulle fronde parlamentari inglesi e francesi.Luigi 14 oggi viene ricordato solo perché era chiamato re sole ed abitava nella sfarzosa reggia di Versailles.Ma vogliamo dimenticare le uccisioni casa per casa e le conversioni forzate al cattolicesimo che mise in atto?Vorrei ricordare che il re sole cacciò dalla Francia un ottavo della popolazione solo perché non erano cattolici.Anche il ruolo dell’inquisizione contribuì a creare una frattura ancor più profonda tra le religioni.Essa costituì un mezzo molto crudele al servizio inizialmente della chiesa ed in seguito anche delle singole nazioni.Infatti la Spagna ne fece un mezzo di sterminio senza precedenti.Inoltre bisogna considerare che non esisteva solo l’inquisizione ma anche altre forme di prepotenza giustificata.C’era la congregazione dell’indice,forme similari all’ostracismo di Clistene,conversioni forzate e quant’altro.Se le varie diete di Spira,di Augusta non sortirono risultati sperati nell’opera di assestamento religioso,il concilio di trento non fece di meglio.Il fatto che il concilio si snoda per oltre venti anni con diverse pause e cambiamenti di città,è una dimostrazione lampante delle diverse anime che ne decisero i punti.Vi era,come al solito,una parte moderata che desiderava rivedere i principi morali della chiesa e la parte che voleva solo continuare la crociata contro gli eretici.Alla fine furono confermate tutte le pratiche del cattolicesimo e respinto tutto ciò che apportava il protestantesimo.
Dal mio punto di vista tale simposio non portò a nulla di concreto,tranne il flebile impegno a limitare il cumulo dei benefici delle diocesi;una sorta di liberalizzazione bersaniana (anche se loro non ritrattarono le decisioni dopo qualche sciopero).Ma ovunque andiamo a posare lo sguardo storico troviamo lotte religiose:in Inghilterra Maria Stuart e Tudor perseguitavano i protestanti,Elisabetta ed Enrico vììì i cattolici,nell’antica Roma bisognerà arrivare nel 313 con Costantino per veder accettato il cristianesimo e con Teodosio per vederlo religione di stato…Purtroppo è così…I sovrani più grandi furono coloro che lasciarono la libertà ai popoli conquistati.A tal proposito cito Ciro il Grande di Persia,sovrano illustre ma troppo poco menzionato al giorno d’oggi.

Gandhi diceva che la libertà diventa scellerata quando ha le mani imbrattate del sangue degli innocenti;ed aggiungeva che fino a quando si conserverà la spada non sarà stata raggiunta la perfetta assenza di paura.