L'IRTO E AFFASCINANTE BOSCO CHIAMATO ESISTENZA

Se consideriamo il mondo come un grande bosco possiamo notare che è popolato da poche conifere e molti arbusti.
Le conifere rappresentano i saggi e gli intelligenti , gli arbusti tutti i superficiali e gli stolti.
Di conifere ce ne sono molto poche,di arbusti troppi.
In questa nostra selva sono presenti i solidi cristallini formati da un reticolo interno che ne da la forma.
Questi cristalli rappresentano le persone che sono in grado di riflettere ed hanno un carattere ed una personalità che li differenziano dalla massa.
Infine esistono anche i solidi amorfi che mancano di una loro forma in quanto privi di reticolo cristallino.
Le persone ivi rappresentate sono da ritenere le peggiori di tutte , in quanto sono schiavi delle loro paure , ossessionati dalla possibilità di riflettere e dire la loro , poveri di passioni vere.
Tale ritratto societario può apparire molto spartano ma tengo a precisare che contiene un fondo di verità.
Per codesta causa io esacerbo il ritratto relativista – dinamico e condanno quello assolutista – ineffabile .
Seneca contestò ardentemente i solidi amorfi che integravano la società del primo secolo d.C. nella famosa frase : “la vita non è breve ma mal vissuta”.
Il significato di tale proposizione possiamo rintracciarlo nell’esistenza di molti uomini che mentre compiono un’azione gia pensano a quella successiva.
Questo processo conduce inevitabilmente all’alienazione del pathos evenemenziale ed alla sua impossibilità futura di concretizzarsi .
Il solido amorfo sottovaluta l’imprevedibilità degli eventi e la presenza del mistero , accontentandosi di una vita priva di reali passioni.
Esso spegne il motore che lo spinge ad andare avanti : la possibilità di sognare.
Di contro il solido cristallino crea il proprio reticolo grazie alla sua capacità di riflettere.
Egli sogna di volare come pochi sanno fare.
Tuttavia preferisce morire prematuramente tra quelli che tentano di farlo ,piuttosto che vivere a lungo tra coloro che scavano o si accontentano di strisciare.
La condizione umana non migliora ne peggiora attraverso la riflessione; di certo cambia.
Lo stolto può arrivare illeso ai suoi venti anni , ma sarà logoro quando non riuscirà più ad afferrare la mano che gli porge l’adolescenza e tenterà invano di agguantare il proteso palmo che gli offrirà la maturità.
Bisogna tuttavia precisare che in questo saggio sto descrivendo solo due delle innumerevoli categorie che popolano il nostro pianeta.
Esistono anche diverse forme di cristallizzazione ostentata.
Ad esempio la stessa parola cultura naviga sul mare del relativismo.
Questo accade perché negli ultimi decenni questo termine è diventato sinonimo di erudizione , travisando e sminuendo completamente il suo significato reale.
Cultura è infatti identità,passaggio dalla condizione barbara allo stato di acculturazione,tradizione,patrimonio collettivo,l’insieme dei valori e delle idee…
Anche lo sfoggio della propria intelligenza è una forma di cristallizzazione ostentata.
Infatti una persona in realtà non palesa l’intelletto ma il proprio bagaglio culturale , che è ben diverso.
In tal modo dimostra soltanto un’insicurezza lampante che cerca di mascherare attraverso una vergognosa esibizione del proprio non essere.
Anche l’insoddisfazione mina la costituzione del reticolo cristallino.
L’uomo brama sempre ciò che non possiede o ciò di cui un altro fruisce regolarmente.
Egli guarda con occhi invidiosi coloro che possiedono(materialmente)più di lui senza mai riflettere su quanti esemplari lo invidino.
Alla prima difficoltà pensa di essere l’uomo più sfortunato della terra , alla prima rivincita o gioia pensa di essere Dio.
Inoltre indossa maschere e muta personalità per non essere escluso dalla massa,cercando perpetuamente di conseguire il divertimento e di allontanare la riflessione.
Ma la mediocrità dell’uomo non si esaurisce in questo breve elenco.
Esso vive sempre più per ricevere e non per dare,fa finta di ridere e si vergogna di piangere,le donne ed i complimento lo accendono mentre l’amore e le critiche lo spaventano.
In sostanza l’uomo si comporta in tal modo perché è un prodotto dell’occidentalizzazione che lo ha fatto sprofondare in una condizione di non reversibilità .
Esso si presenta come vittima e carnefice del suo egocentrismo che affonda le radici nell’umanesimo , nel rinascimento , nel totalitarismo , nell’assolutismo , nel colonialismo e nel razzismo.
Per tutti questi motivi riesco a discernere solo poche conifere e cristalli nell’irto ma affascinante bosco chiamato esistenza.

1 commento:

Augusto ha detto...

Anfatti oh! Te però me sa che stai senza reticolo cristallino pe scrive sta roba oh! Mica sarai pure comunista e frocio oh! Va be va, se è così te spaccamo la faccia oh!
ER BOSS